Inizia l’edizione 2022 di “Ma che film la vita!”, il cineforum organizzato dal Nuovo Aquilone insieme a Confcommercio Lecco.
A essere proiettato sullo schermo domani, martedì 31 maggio, al Nuovo Aquilone, è “Una femmina”, film d’esordio del regista Francesco Costabile liberamente ispirato al libro di Lirio Abbate “Fimmine ribelli”. In sala anche l’attrice protagonista del film Lina Siciliano, che interpreta Rosa, una giovane che si trova a dovere fare i conti con un passato ingombrante. Uno sceneggiato che parla di donne, di scelte e di ribellione rispetto a un destino che pare segnato dalla presenza tentacolare della ‘ndrangheta.
Il costo del biglietto è di 5 euro. A introdurre il film e condurre il dibattito finale ci sono il critico cinematografico Gianluca Pisacane e il prevosto don Davide Milani.
Trama
Bocca muta e sguardo fiero, Rosa è premessa di rigore etico e promessa di felicità cinematografica, fintanto che rimane spada di Damocle, minaccia silente, soluzione in potenza, il problema è lo scioglimento, vale a dire l’assestarsi e il farsi del film sui binari del revenge movie, in cui quella indeterminata femmina del titolo diviene questa Rosa, in coincidenza con l’uscita di scena del suo primo e primario antagonista, ovvero lo zio familias Fabrizio Ferracane. Il secondo tempo non ha alternative all’altezza, ma personaggi e attori – il boss Ciccio incarnato da Vincenzo Di Rosa e il love interest Gianni di Mario Russo, per tacere del cugino macchiettistico Natale interpretato da Luca Massaro – figli di una drammaturgia, e ancoraggio al reale, minore, rispetto ai quali agevolmente, e vieppiù perniciosamente, Rosa assurge a eroina, caricando il film di una esemplarità e paradigmaticità troppo schietta per non risultare scontata.
Il mosaico trascolora nel monito, la femmina si piglia Una femmina, avvinghiando l’antropologico nelle spire del melodrammatico, la secchezza – e l’opacità – dei fatti nella superfetazione del racconto. Il vizio della performanza, si direbbe, che trasforma la bella immagine – sapevamo di cosa fosse capace Costabile, e non si smentisce: si veda la luna estatica, le montagne incombenti – in vizio di forma.
Se c’è, il peccato è originale, in quello strattonarsi di generi e registri che si sacrificherà sull’altare, appunto, dell’esemplare e dell’edificante. A scapito della materia prima della realtà: l’ambiguità, l’incomprensibilità, l’elusività. Ci si può bruciare, di messa a fuoco.
QUI il trailer di “Una femmina”:
Biglietti
I biglietti di “Una femmina” si possono acquistare in sala il giorno della proiezione oppure online al seguente indirizzo: https://www.aquilonelecco.it/acquista-online/. Per ulteriori informazioni invitiamo a consultare il sito https://www.aquilonelecco.it/ e lì ad iscriversi alla Newsletter settimanale